I Gianduiotti a Torino sono simbolo di dolcezza

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Sodi fuori e cremosi dentro, non stiamo parlando di semplici cioccolatini ma di quelli che hanno scritto un pezzo sostanzioso della storia piemontese: i Gianduiotti.

Il racconto alla base della creazione del primo gianduiotto è da ricercarsi nel 1865 quando, durante le guerre risorgimentali, il governo piemontese ridusse l’importazione dei generi di lusso tra cui proprio il cacao. Fu Paul Caffarel ad ideare la ricetta che riuscì in parte a sostituire l’ingrediente fondamentale con la famosa nocciola tonda gentile del Piemonte, rinomata per la sua qualità territoriale. Il Piemonte, infatti, produceva e produce tuttora in grande quantità questa tipologia di nocciola particolarmente pregiata per le caratteristiche che la contraddistinguono. La nocciola usata per i Giandujotti ha una forma tonda che favorisce una veloce sgusciatura mantenendo intatto il seme grazie al guscio sottile all’interno del quale questa è racchiusa. Il seme in sé ha un aroma e sapore delicato che viene ancor più esaltato durante la tostatura.  


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Il Gianduiotto fu così prodotto per la prima volta dalla società dolciaria torinese Caffarel, nello stabilimento del quartiere di San Donato, per essere presentato al pubblico durante il carnevale dello stesso anno. In questa occasione venne creata anche la maschera torinese Gianduja, simbolo della lotta per la libertà e per l’indipendenza di fine 700. Questo personaggio caratteristico avrebbe distribuito per le strade della città il nuovo delizioso cioccolatino incartato, nato dagli ingredienti più genuini del territorio piemontese.

Quali sono gli ingredienti dei Gianduiotti classici?

La ricetta dei Gianduiotti piemontesi prevede pochi ingredienti che però raccontano molto sul territorio da cui provengono questi cioccolatini. Di fondamentale importanza per la preparazione dei Gianduiotti sono le nocciole, che con la mente ci portano immediatamente nelle Langhe. Grazie alla loro adattabilità territoriale, sono molto diffuse e facili da reperire nel momento in cui si decide di provare a ripetere la ricetta a casa. Vediamo insieme quali sono le proporzioni per ottenere una quindicina di Giandujotti.

  • 200 g di cioccolato fondente
  • 100 g di nocciole sgusciate

A questo punto bisogna munirsi di alcuni strumenti reperibili in casa e seguire i vari passaggi per poter ottenere una buona replica del famoso cioccolatino piemontese per eccellenza.

  • 2 pentolini per il bagnomaria
  • 1 stampo per gianduiotti
  • 1 mixer da cucina o mortaio
  • 1 cucchiaio di legno
  • 1 piccola frusta
  • 1 cucchiaio da tavola
  • 1 spatolina
  • 1 padella
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Riprodurre i Gianduiotti è semplice seguendo i passaggi giusti

La preparazione dei gianduiotti fatti in casa parte dalla tostatura delle nocciole. Bisogna passarle in padella per 10 minuti a fiamma bassa, avendo cura di rigirarle di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Successivamente queste saranno da pestare in un mortaio o utilizzando un mixer per ottenere un composto cremoso simile ad una pasta di nocciole. A questo punto si potrà sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Affinché questo non rimanga troppo amaro è possibile aggiungervi un cucchiaio di zucchero.  Quando il cioccolato sarà pronto e ancora liquido, spenta la fiamma, si potrà unire la pasta di nocciole mescolando con una piccola frusta fino ad aver amalgamato gli ingredienti per i gianduiotti


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Il composto ottenuto si può quindi versare con un cucchiaio nell’apposito stampo per gianduiotti per poi lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente. Soltanto quando i gianduiotti cominceranno ad essere solidi si potranno trasferirli in frigorifero per circa 20 o 30 minuti; in tal modo si potranno estrarre facilmente dallo stampo per diventare poi un dolce break da condividere. 

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Al Bar Stampa i Gianduiotti sono di casa

Il cioccolatino che ha cambiato la storia dolciaria piemontese può essere un meraviglioso momento di dolcezza da consumare al bar, ma anche un regalo che non passa di certo inosservato. Al Bar Stampa di Torino si possono trovare diversi formati e gusti di gianduiotti racchiusi in creativi pacchetti da poter offrire in dono in qualunque occasione. Gianduiotto classico, gianduiotto fondente, al pistacchio oppure al latte? Bisogna semplicemente optare per il proprio gusto preferito o, ancora meglio, sperimentare tutta la selezione fornita. 


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